Le vele si sono gonfiate al soffio del vento, spingendo il nostro Bali 42 con una grazia che sembrava quasi irreale. Era il nostro quarto giorno di navigazione tra le isole delle Grenadines, e ogni istante sembrava impregnato di un senso di avventura. Il mare qui ha un colore che non avevo mai visto prima: un turchese così vivido da sembrare dipinto. Attorno a noi, le piccole isole punteggiavano l’orizzonte come gioielli incastonati in un mare infinito, ognuna con le sue spiagge bianchissime e le palme ondeggianti.
Ci siamo fermati presso Tobago Cays, un insieme di isolotti disabitati che sembravano rubati da una cartolina. Abbiamo gettato l’ancora vicino alla barriera corallina, e l’acqua era così limpida che potevo vedere i pesci colorati nuotare tra i coralli sottostanti. Abbiamo indossate le maschere da snorkeling e ci tsiamo tuffati , trovandoci in un mondo silenzioso, abitato solo da creature marine dai colori sgargianti. Una tartaruga marina e’ arrivata nuotando lentamente vicino a noi, come se volesse darci il benvenuto nel suo habitat. Era come vivere un sogno ad occhi aperti.
Al calare della sera, il sole ha iniziato a tuffarsi lentamente nell’oceano, tingendo il cielo di sfumature rosa e arancio. Seduti sul ponte, guardavamo l’orizzonte con un senso di pace profonda. Il mondo sembrava lontano, le preoccupazioni quotidiane dimenticate, sostituite da questo senso di appartenenza alla natura.
Durante la notte, il vento si e’ placato e la barca ha iniziato a galleggiare leggera sull’acqua. Il cielo si e’ riempito di stelle, e noi sul ponte a osservarle, sentendo il lieve dondolio della barca cullarci. Le isole dormivano in lontananza, e un silenzio avvolgente riempiva l’aria, rotto solo dal suono del mare che lambiva dolcemente lo scafo.
Navigare tra le Grenadines e’ stato più di un viaggio, e’ stata che ci h permesso di fare un incontro con il mare e la sua infinita vastità.