L’aria del mattino era frizzante mentre scendevamo dall’hotel Beluga verso il porto di Tadoussac, con il fiume San Lorenzo che scintillava sotto il sole. Il villaggio, incastonato tra le colline verdi e l’acqua, aveva un fascino quieto,, con le sue casette colorate e il profilo delle montagne all’orizzonte. Ma il vero protagonista di questa giornata, se la fortuna ci avesse aiutato , era il mare, che ospitava in quel periodo uno degli incontri più magici con la natura: le balene.
Dopo esserci vestiti a tutto punto con piumini e giacche da barca, ci siamo imbarcati su uno Zodiac per l’escursione. Allontanandoci dalla riva, il vento freddo ha iniziato a sferzarci il viso, portando con sé l’odore salino del fiume e dell’oceano; in quella momento abbiamo capito il perchè’ della vestizione!!!. L’acqua era scura e profonda, e tutti noi a bordo stavamo osservando l’orizzonte con un misto di aspettativa e trepidazione. Il silenzio era rotto solo dal rombo dei motori e dal richiamo lontano dei gabbiani.
Dopo un’ora di navigazione, una guida indicò un punto lontano nel mare, e all’improvviso, l’enorme dorso di una balena emerse lentamente dall’acqua. Era una balenottera, gigantesca e silenziosa, che scivolava nell’oceano con una grazia che sembrava impossibile per una creatura di quelle dimensioni. Il suo soffio, un alto getto di vapore, si innalzò nel cielo freddo, e tutti noi trattenemmo il fiato, sopraffatti dalla meraviglia.
Abbiamo seguito i movimenti delle balene per ore, osservando i loro schienali scuri che emergevano e scomparivano nel mare come ombre silenziose. A un certo punto, un gruppo di beluga ci e’ passato vicino alla barca, le loro sagome bianche che scintillavano sotto la superficie come fantasmi gentili.
Quando la giornata stava volgendo al termine e la barca stava tornando al porto, un senso di pace ci ha avvolto. Tadoussac ci ha regalato uno sguardo sull’incredibile vastità della vita marina, un’esperienza che e’ rimasta impressa nella nostra memoria come un sogno.