El Zogo dell’oca a Mirano

“Chi non ha mai giocato al Gioco dell’Oca da bambino?” è un’espressione che sottolinea quanto questo classico gioco da tavolo sia parte della cultura popolare. Intuitivo e interamente basato sulla fortuna, il Gioco dell’Oca è spesso il primo gioco di società a cui i bambini si avvicinano. Questo gioco affonda le radici nel XVI secolo, e la sua semplicità ne ha garantito la popolarità attraverso le epoche e le generazioni.

Questo gioco viene rappresentato a Mirano , un paese della provincia di Venezia, ed  è una delle manifestazioni più caratteristiche e sentite del Veneto, che si tiene ogni anno nel weekend più vicino all’11 novembre, festa di San Martino. Questo evento rievoca una delle tradizioni più antiche e popolari della città, risalente a molti secoli fa, e si svolge all’interno della Fiera de l’Oca, organizzata grazie alla collaborazione della Pro Loco di Mirano e numerosi volontari.

Origini e significato del Zogo  dell’Oca a Mirano

El Zogo dell’Oca umano prende vita nella piazza centrale di Mirano, dove viene allestito un enorme tabellone che richiama la struttura del classico gioco da tavolo. I partecipanti, vestiti con abiti d’epoca, diventano le pedine viventi di un gioco che intreccia tradizione, cultura locale e momenti di festa. Storicamente, questo evento è legato alla chiusura dell’anno agrario: le famiglie contadine, molte delle quali ebree, festeggiavano con banchetti a base d’oca, in quanto la carne di maiale non era ammessa nelle loro diete. Questa consuetudine è all’origine del detto “Chi no magna l’oca a San Martin, no fa el beco de un quattrin” (Chi non mangia l’oca a San Martino non guadagna nulla), che evidenzia come questa ricorrenza fosse considerata un momento propizio per rinnovare la prosperità.

Programma della manifestazione

Il programma della Fiera de l’Oca inizia il sabato pomeriggio, quando la piazza si anima con l’apertura dell’Ocaria, il mercato dedicato ai prodotti a base di oca e alle specialità gastronomiche locali, come risotto d’oca e ravioli d’oca. Gli stand propongono non solo pietanze tradizionali, ma anche articoli artigianali e souvenir a tema. In contemporanea, gli artisti di strada – burattinai, giocolieri, mimi e musicisti – intrattengono i visitatori, contribuendo all’atmosfera festosa della piazza. Per i bambini, è allestito l’Oca Park, una sezione dedicata ai giochi di una volta e a una versione semplificata del Gioco dell’Oca, per permettere anche ai più piccoli di vivere questa tradizione in modo coinvolgente e divertente

Domenica, il giorno principale della manifestazione, il programma inizia con la riapertura dell’Ocaria e i primi spettacoli di strada. A metà giornata si tiene La Cuccagnata, una competizione che decide l’ordine di partenza dei partecipanti al Gioco dell’Oca, attirando la curiosità del pubblico. Questo momento rappresenta una sfida simbolica che risveglia lo spirito di competizione bonaria e mantiene viva l’attesa per il gioco principale

Il Gioco dell’Oca in Piazza

Il momento clou della manifestazione è il Zogo de l’Oca, in cui gruppi di concorrenti, divisi in squadre, si sfidano su un percorso che ricalca il tabellone del gioco dell’oca, con 63 caselle. Ogni casella è decorata con motivi che ricordano i momenti storici e culturali della regione. I giocatori si muovono sul tabellone a seconda dei risultati di dadi giganti, avanzando o retrocedendo in base alle caselle su cui si fermano. Alcune caselle richiedono di affrontare delle prove, spesso umoristiche o di abilità, che permettono al pubblico di interagire con i partecipanti. La sfida non è solo di velocità, ma anche di fortuna, dato che i concorrenti possono finire su caselle “punitive” o su caselle “bonus” che li aiutano ad avanzare verso la meta

Cucina e tradizioni gastronomiche

La Fiera de l’Oca è anche un evento enogastronomico, dove si possono gustare piatti tipici a base di oca, come risotti, ravioli e altre specialità locali. Il cibo è una parte fondamentale della festa, in quanto ricorda le celebrazioni rurali di San Martino. Diversi stand e punti ristoro allestiti nella piazza permettono ai visitatori di esplorare i sapori del Veneto, creando un legame tra le tradizioni culinarie e culturali. È possibile trovare anche prodotti provenienti da altre regioni italiane e da paesi vicini come la Francia, in una celebrazione che unisce le tradizioni locali e l’interesse per le usanze internazionali

Partecipazione e accesso

L’evento è accessibile sia gratuitamente (posti in piedi) sia con tribune a pagamento. I posti a sedere sono limitati, quindi si consiglia di prenotare con anticipo. Gli stand gastronomici, l’Oca Park per i bambini, e il mercato dell’Ocaria sono aperti a tutti, contribuendo a rendere la Fiera de l’Oca un’esperienza unica per famiglie, turisti e abitanti del luogo.

In conclusione, il Zogo de l’Oca a Mirano rappresenta un’opportunità speciale per vivere una tradizione secolare in un’atmosfera di festa, ricca di storia, giochi e gastronomia. L’evento non è solo una manifestazione folcloristica, ma anche un momento di condivisione della cultura veneta e delle sue radici, unendo grandi e piccoli in un gioco senza tempo

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